Albert Dietrich (1829 – 20 novembre 1908): Sinfonia in re minore op. 20 (1869), dedicata a Johannes Brahms. Oldenburgisches Staatsorchester, dir. Alexander Rumpf.
I. Allegro
II. Andante con molto di moto, quasi allegretto [13:07]
III. Scherzo: Allegro energico [22:20]
IV. Finale: Allegro [32:40]
Gustav Nottebohm (12 novembre 1817 – 1882): Variazioni sopra un tema di J. S. Bach per pianoforte a 4 mani op. 17 (1865). Hans-Peter e Volker Stenzl.
Più che come compositore, oggi Nottebohm è noto quale musicologo: pubblicò numerosi studi su Beethoven ancor oggi considerati fondamentali, curò un catalogo tematico delle composizioni di Schubert e raccolse un’imponente quantità di partiture di musica barocca e prebarocca.
Il tema di queste Variazioni è tratto dalla Sarabanda (III movimento) della Suite francese n. 1 in re minore BWV 812. Nottebohm eseguì spesso l’op. 17 in concerto insieme con Brahms.
Carl Heinrich Graun (7 maggio 1704-1759): Concerto in do minore per clavicembalo e orchestra. Waldemar Döling, clavicembalo; orchestra da camera Sofia Soloists, dir. Emil Tabakov.
I. Allegro
II. Larghetto [a 3:38]
III. Allegro [a 7:45]
Carl Stamitz (Karel Stamic; 7 maggio 1745-1801): Concerto in fa maggiore per pianoforte e orchestra. Felicja Blumental, pianoforte; Württembergisches Kammerorchester Heilbronn, dir. Jörg Faerber.
I. Allegro
II. Andante moderato [a 10:16]
III. Rondò: Allegro [a 16:12]
Johannes Brahms (7 maggio 1833-1897): Secondo Concerto in si bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 83 (1881). Emil Gilels, pianoforte; Chicago Symphony Orchestra, dir. Fritz Reiner.
I. Allegro non troppo
II. Allegro appassionato [a 16:04]
III. Andante [a 24:17]
IV. Allegretto grazioso [a 36:21]
Pëtr Il’ič Čajkovskij (7 maggio 1840-1893): Secondo Concerto in sol maggiore per pianoforte e orchestra op. 44 (1880). Michail Pletnëv, pianoforte; Orchestra sinfonica della Radio di Mosca, dir. Vladimir Fedoseev.
Béla Kéler (alias Adalbert Paul von Kéler; 13 febbraio 1820-1882): Bártfai Emlék («Ricordo di Bártfa», ossia Bardejov, la città natale di Kéler), csárdás op. 31. Imperial Vienna Orchestra, dir. Dario Salvi.
Quando Brahms compose la quinta delle sue Danze ungheresi era convinto che questa csárdás fosse un brano tradizionale.
Johannes Brahms (1833-1897): Intermezzo (Andante moderato) in mi bemolle maggiore per pianoforte op. 117 n. 1 (1892). Davide Cabassi.
Tōru Takemitsu (1930-1996): Air per flauto solo (1995). Robert Aitken.
Due brani, molto diversi fra loro, che mi sono venuti in mente leggendo queste due poesie di Enrico Garrou.
Johannes Brahms (1833-1897): 7 Fantasien per pianoforte op. 116 (1892). Solista Grigorij Lipmanovič Sokolov.
1. Capriccio in re minore
2. Intermezzo in la minore
3. Capriccio in sol minore
4. Intermezzo in mi maggiore
5. Intermezzo in mi minore
6. Intermezzo in mi maggiore
7. Capriccio in re minore
Johannes Brahms (1833-1897): Klavierstücke op. 119 (1893). Wilhelm Kempff, pianoforte.
I. Intermezzo in si minore: Adagio
II. Intermezzo in mi minore: Andantino un poco agitato
III. Intermezzo in do maggiore: Grazioso e giocoso
IV. Rapsodia in mi bemolle maggiore: Allegro risoluto