Giaches de Wert (c1535 - 1596): Tirsi morir volea, madrigale a 7 voci (dal Settimo Libro de madrigali, 1581) su testo di Battista Guarini. Ensemble Voces Suaves.
Tirsi morir volea,
Gl’occhi mirando di colei ch’adora;
Quand’ella, che di lui non meno ardea,
Gli disse: «Ahimè, ben mio,
Deh, non morir ancora,
Che teco bramo di morir anch’io.»
Frenò Tirsi il desio,
Ch’ebbe di pur sua vit’allor finire;
E sentea morte,e non poter morire.
E mentr’il guardo suo fisso tenea
Ne’ begl’occhi divini
E’l nettare amoroso indi bevea,
La bella Ninfa sua, che già vicini
Sentea i messi d’Amore,
Disse, con occhi languidi e tremanti:
«Mori, cor mio, ch’io moro.»
Cui rispose il Pastore:
«Ed io, mia vita, moro.»
Così moriro i fortunati amanti
Di morte sì soave e sì gradita,
Che per anco morir tornaro in vita.
Bella armonia
Sì. Ciao, Elena 🙂
Al momento sto preparando il pranzo, perciò buon appetito a te.
Allora a te prima un buon cucinare e poi un buon appetito 🙂
Grazie! 👍
Sai che mi garbano tanto i magrigali
Lo so bene 😊
*madrigali