Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791): Concerto n. 17 in sol maggiore per pianoforte e orchestra K 453 (1784). Géza Anda, solista e direttore; Camerata Academica des Mozarteums Salzburg.
I. Allegro
II. Andante
III. Allegretto
Con i suoi chiaroscuri, il movimento iniziale trasmette all’ascoltatore attento un sottile ma persistente senso di inquietudine. Non di rado dalla musica di Mozart, anche nei brani apparentemente leggeri e spensierati, traspare una profonda malinconia.
Sono particolarmente affezionato a questa interpretazione di Géza Anda poiché si trova in uno degli lp di cui mi fece dono mio padre poco prima della sua prematura scomparsa.
Mi piace moltissimo 🙂
in fondo gli alti e bassi sono quelli della vita….
Sì, ma qui è una sorta di angoscia esistenziale…
Ne sono lieto, davvero 🙂
Mozart non lo commento. Lo ascolto con assoluto piacere. Buon pomeriggio
Altrettanto a te 🙂
Bello quello che hai scritto… e adesso ascolto…
Sull’altra facciata del disco regalatomi da mio padre era inciso il Concerto n. 21 K 467, sempre ovviamente nell’interpretazione di Géza Anda, di cui l’Andante centrale era stato inserito nella colonna sonora del (sopravvalutato) film svedese Elvira Madigan, del 1967. Donde la foto della copertina e la scritta a destra.
Per qualche tempo alla fine degli anni ’60 l’Andante ebbe fortuna anche al di fuori dell’ambito della musica colta, dando origine a qualche rivisitazione pop (fra cui una di James Last) consistente perlopiù nell’aggiunta di una (orrida) batteria alla partitura mozartiana. All’epoca era diventato noto come “il Concerto di Elvira Madigan” e può darsi che ci sia ancora qualcuno che lo ricorda con questo titolo.
La batteria non è “orrida” di per sé, ma lo diventa quando ha un effetto banalizzante, cioè non fa altro che rendere ordinaria la musica “alta”.
(So bene che la pensi come me, ma repetita iuvant 😉 )
repetita iuvant 😉… sempre!
Davvero in ogni caso! 😉
Che meraviglia!
La preferita di mia madre mi hai fatto un gran regalo Grazie.
shera 🌹💙
Ma ti pare? 🙂
te pare poco 🙂
❤
🙂
Non ha nulla di inquietante, alcuni momenti sono stupendi, per il concerto di Elvira, molto più famoso, peccato non ho trovato nessuna versione con la batteria, in compenso in un video c’erano dei quadri di mio gusto peccato che non c’era l’autore.
Mozart è maestro nell’arte del passaggio, più o meno improvviso, dal modo maggiore al modo minore (spero di non risultare troppo “tecnico”) e viceversa: in questo concerto ne fa uso abbondante sicché, dài e dài, un po’ di ansia ne scaturisce.
Ma mi fa piacere che tu vi abbia trovato “momenti stupendi” 🙂
Su YouTube c’è un video con il brano di Mozart e dipinti raffiguranti giovani donne in riva al mare: ti riferivi a quello? Se sì, il pittore è Domingo Álvarez Gómez.
Si grazie sono bellissimi, come fai a sapere tutto?
Lavorando come redattore ho imparato come si fa a conoscere a fondo il web e a ricavarne quante più informazioni possibili – e anche a distinguere il grano dal loglio, per usare un’immagine biblica 🙂
Se mi posso permettere che tipi di lavori hai fatto ? ( se non sono indiscreto )
In sostanza ho fatto il redattore, non so se tu abbia un’idea di quello che in effetti fa un redattore – nella fattispecie un redattore di opere di consultazione, cioè non di poesia e/o narrativa. Non sei indiscreto, solo che sono restio a parlare di me, come ho già spiegato: se vuoi sapere di più, si può fare solo in via privata 🙂
Non c’è nessun problema ci mancherebbe, sono il primo a non dire niente quindi…..
Cosa fa un redattore più o meno lo so.
Assomiglia molto a questa mattinata dolce, ma velata da nubi sottili su un sole malaticcio, con gli uccelli che cantano, ma con maggior discrezione dei giorni scorsi, con i caprioli che si rincorrono, ma di colpo abbaiano mettendo nell’ aria un senso di allarme… Un gioco fra il siam contenti, ma non troppo ed è meglio stare all’ erta, ecco…😃
Esatto 😊
Non sapevo che i caprioli abbaiassero (non lo faccio nemmeno io), ma in questo campo sei sicuramente più esperta di me.
😀
Esatto☺
I caprioli di solito abbaiano quando qualcosa o qualcuni li disturba. È il loro modo di “dare l’ allarme”. Adesso le femmine hanno i piccoli ed è un momento molto delicato… Il mondo dei caprioli è pieno di insidie.😒
Sul mio cognome mi piace scherzare anche con Stefano Tartarotti, bravissimo umorista e disegnatore: lo conosci?
https://tartarotti.wordpress.com/2019/05/02/game-of-rorschach/
Non conoscevo. Adesso conosco e ti ringrazio perché mi sa che è davvero bravo!!
Molto 🙂
Mozart, c’est tout un art. Un doux don dont on se réjouit avec ravissement.
Oui, l’a toujours été et le sera toujours.
Molto bello. Alcuni passaggi sembrano una cascata di perle d’argento che si rincorrono saltellando.
Una bella similitudine 🙂
Per me, come ho già spiegato, è sempre stato fonte di irrequietezza: all’inizio, quand’ero ragazzo, pensavo di essere… strano, ma poi ho saputo che fa analogo effetto anche su altre persone 🙂
Sì, capisco, all’inizio la ripetizione di alcune battute (perdona il mio modo di esprimermi) può dare questa sensazione, a me però fa piacere ascoltarle.
Più che le ripetizioni, a darmi ansia sono i passaggi improvvisi e frequenti dal modo maggiore al minore e viceversa. Mozart vi ricorre spesso, ma in questo Concerto sono particolarmente numerosi.
A me, invece, questi passaggi danno allegria.